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Le tematiche ESG ormai sono diventate un elemento cogente che riguarda da vicino le PMI, sia in ambito di pianificazione del business e di ridisegno delle procedure produttive che in ambito di accesso al credito.

Le PMI italiane, non ancora investite dall’obbligatorietà di conformarsi ai parametri di informativa ESG, possono cogliere l’opportunità per interiorizzare un nuovo modello di business e un nuovo impianto strategico di “ispirazione” ESG, garantendo al proprio business il sostegno da parte del sistema finanziario il quale, in questa fase, ha tutto l’interesse ad accompagnare questa transizione con cooperazione e trasparenza.

Nel definire un progetto strategico in ottica di sostenibilità, occorre intraprendere un percorso interno di analisi strategica sintetizzabile nelle seguenti “fasi”:

1) Formazione: apprendere i concetti e i termini legati alla sostenibilità, ovvero comprenderne il significato prima di poter applicarlo alla propria realtà aziendale;

2) Mappatura: identificare i temi rilevanti in ottica di sostenibilità, attuare un processo di coinvolgimento e di integrazione, tradurli in un percorso strategico concreto;

3) Comunicazione: rendicontare i risultati raggiunti sui temi mappati congiuntamente agli obiettivi ulteriormente prefissati;

4) Pianificazione nel tempo: monitorare i risultati perseguiti, correggere eventuali scostamenti. fare in modo che il cambiamento evolutivo intrapreso in chiave ESG permanga nel tempo e contribuisca alla crescita del business.

 

Per la prima fase, oggetto del presente contributo, è necessario che all’interno dell’intera organizzazione aziendale si diffonda la cultura alla sostenibilità e che alcune terminologie e “modi di pensare” divengano patrimonio comune.

La volontà di coinvolgere l’intera organizzazione deve provenire dal board dell’impresa. Le motivazioni che possono spingere il board a interrogarsi in tema di sostenibilità possono essere molteplici: tralasciando l’obbligo normativo (che non riguarda le PMI non quotate), si pensi alla catena di fornitura e alle relazioni che si instaurano con grandi clienti, spesso coinvolti dagli impatti di sostenibilità e tenuti a relazionarsi con partner altrettanto “sostenibili” oltre che a monitorare la catena di fornitura, al fine di evitare responsabilità ambientali, sociali o di governance e che possano danneggiarne le reputazione.

Per mantenere ottime relazioni commerciali ed elevati livelli reputazionali, diviene quanto mai necessario affrontare, anche da parte delle PMI, le nuove tematiche ESG: ambiente, sociale e governance.

Oltre a ciò, intraprendere un’adeguata analisi del sistema produttivo adottato dall’impresa, dei propri processi e delle procedure che riguardano ogni funzione aziendale in ottica di sostenibilità, significa limitare costi e sprechi contribuendo alla generazione di un maggior valore “condiviso” a vantaggio non solo della profittabilità dell’impresa ma anche delle persone che vivono l’azienda, dell’ambiente circostante, del tessuto economico indotto, della comunità e dei processi di governo interni.

Fare impresa in ottica di sostenibilità non significa fare beneficenza o demonizzare la creazione di profitto.

Per intraprendere questo percorso è necessario, quindi, la forte motivazione e volontà del board e il coinvolgimento, a tutti i livelli, dell’organizzazione.

Con un’adeguata formazione interna è possibile interiorizzare alcuni concetti fondamentali e fare chiarezza su alcune terminologie come, ad esempio, le seguenti:

  • Responsabilità sociale: responsabilità da parte di un’organizzazione per gli impatti delle sue decisioni e delle sue attività sulla società e sull’ambiente, attraverso un comportamento etico e trasparente che contribuisce allo sviluppo sostenibile, tiene conto delle aspettative degli stakeholder, è in conformità con la legge applicabile e coerente con le norme internazionali di comportamento, è integrata in tutta l’organizzazione e messa in pratica nelle sue relazioni;
  • Rendicontare: responsabilità di un’organizzazione di rendere contro – re-spondere, ovvero di fornire risposte ai propri organi di governo, alle autorità legali e, più in generale ai propri stakeholder, in merito alle decisioni e alle attività dell’organizzazione stessa;
  • Impatto: cambiamento positivo o negativo sulla società, sull’economia e sull’ambiente, causato totalmente o parzialmente dalle decisioni e dalle attività di un’organizzazione, passate o presenti;
  • Engagement: esprime un principio di inclusività e di coinvolgimento delle persone (stakeholder), le quali hanno il diritto di essere ascoltate e di essere informate dell’impegno assunto dall’impresa nel condividere le proprie attività e le proprie scelte;
  • Stakeholder: tradotto in italiano come “portatori di interesse”, o meglio, tutti i soggetti che hanno una “posta in gioco” (stake), anche di natura non economica, rispetto all’agire aziendale. Gli stakeholder “scommettono” sull’organizzazione e sulla sua capacità di rispondere alle loro istanze legittime. Tra gli stakeholder rientrano i clienti, i fornitori, le risorse umane, gli istituti di credito e gli altri finanziatori, i soci, gli amministratori, la comunità etc.; ogni impresa ha i propri particolari stakeholder;
  • Sostenibilità: è la responsabilità dell’impresa di rendere conto agli stakeholder dei propri impatti sulla società, sull’economia e sull’ambiente dovuti alle scelte di governance dell’impresa;
  • Assessment: è un processo di analisi e raccolta di tutte le azioni attualmente già svolte dall’impresa in ambito di sostenibilità (e spesso in modo del tutto inconsapevole) e la mappatura delle ulteriori azioni che possono essere intraprese per ottenere vantaggi dall’impegno in sostenibilità;
  • Sviluppo sostenibile: sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle future generazioni di soddisfare i loro bisogni.

Una volta compreso cosa significa per un’azienda essere sostenibile e quanto sia strategica la diffusione di una cultura aziendale comune, si passa a una fase di assessment interno sulle tematiche da affrontare e che sarà oggetto di disamina in un successivo contributo sui temi ESG.


Post scritto da:

Dott.ssa Anna Foresti

 

 

 

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