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Credito d’imposta per investimenti in beni 4.0

INTRODUZIONE

Gli investimenti in beni materiali e immateriali sono alla base per favorire lo sviluppo e la crescita di un’impresa. Negli ultimi anni sempre più frequenti sono gli acquisti di beni tecnologicamente avanzati, più comunemente conosciuti come beni 4.0. Il Legislatore al fine di supportare e incentivare le aziende che investono in beni strumentali nuovi ha dapprima introdotto una deduzione maggiorata dei costi (super/iper ammortamento) e poi un credito d’imposta.

CONTESTO NORMATIVO

La Legge di Bilancio 2020 ha riscritto completamente la disciplina relativa alle agevolazioni spettanti alle imprese che investono in beni strumentali nuovi. Infatti, prima dell’entrata in vigore della Legge, le aziende potevano usufruire del super-ammortamento e dell’iper-ammortamento, una maggiorazione percentuale del costo di acquisizione da utilizzare in sede fiscale attraverso delle variazioni in diminuzione rilevanti ai fini IRES. Queste misure agevolative sono state sostituite da un credito d’imposta la cui entità in termini percentuali varia a seconda della tipologia di bene acquistato.

IL CREDITO PER I BENI 4.0

Per quanto attiene gli investimenti in beni materiali (ALLEGATO A) e immateriali (ALLEGATO B) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello Industria 4.0 la percentuale del credito d’imposta è superiore rispetto agli investimenti ordinari.

Infatti, per gli investimenti in beni materiali effettuati dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 il credito spetta nelle seguenti misure:

  • 40% del costo per gli investimenti fino a 2,5 milioni di Euro;
  • 20% del costo per gli investimenti da 2,5 milioni di Euro e fino a 10 milioni di Euro;
  • 10% del costo per gli investimenti da 10 milioni di Euro e fino a 20 milioni di Euro.

Il meccanismo di calcolo del credito è a scaglioni, pertanto se un bene avesse un costo di 5 milioni di Euro, il credito spettante sarebbe pari ad Euro 1.500.000 (1.000.000+500.000).

Per gli investimenti aventi ad oggetto beni 4.0 sostenuti dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2025 le percentuali del credito risultano inferiori rispetto alle precedenti:

  • 20% del costo per gli investimenti fino a 2,5 milioni di Euro;
  • 10% del costo per gli investimenti da 2,5 milioni di Euro e fino a 10 milioni di Euro;
  • 5% del costo per gli investimenti da 10 milioni di Euro e fino a 20 milioni di Euro.

Infine, Per gli investimenti aventi ad oggetto beni immateriali, quali ad esempio software, applicazioni e piattaforme, collegati agli investimenti in beni materiali 4.0 il credito d’imposta è previsto nella misura del 20% del costo per un ammontare massimo di acquisti per 1 milione di Euro.

PROFILO FISCALE

Da un punto di vista fiscale, il credito è utilizzabile in compensazione in tre quote di pari importo usufruibile a partire dall’anno di avvenuta interconnessione degli investimenti in beni materiali e immateriali 4.0. In caso di mancato utilizzo in tutto o in parte della quota annuale, l’ammontare residuo potrà essere utilizzato nei periodi d’imposta successivi secondo le modalità proprie del credito.

Il credito non concorre alla formazione della base imponibile IRES, né IRAP, pertanto, in sede di compilazione della Dichiarazione dei Redditi sarà necessario effettuare le opportune variazioni in diminuzione. Inoltre, non rileva ai fini del rapporto di deducibilità degli interessi passivi e dei componenti negativi.

Il credito è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo non superi l’ammontare dell’investimento sostenuto.

PROFILO CONTABILE

Per quanto concerne l’aspetto contabile, il contributo è portato indirettamente a riduzione del costo in quanto imputato a conto economico nella voce A5 “Altri ricavi e proventi” e quindi rinviato per competenza agli esercizi successivi attraverso l’iscrizione di “Risconti passivi” sulla base della durata del processo di ammortamento del bene 4.0 che beneficia dell’agevolazione.

In alternativa, risulta possibile la contabilizzazione del contributo a diretta riduzione del costo di acquisto del cespite, ma tale metodo determina una maggiore complessità nella gestione delle riprese fiscali (per minori ammortamenti).

PROFILO DOCUMENTALE

Gli adempimenti documentali da assolvere per poter usufruire del credito d’imposta sono i seguenti:

  • Apposizione del riferimento normativo relativo al credito di cui si beneficia nella descrizione della fattura di acquisto del bene 4.0;
  • Perizia tecnica asseverata redatta da un ingegnere o da un perito industriale nel caso in cui il bene 4.0 avesse un costo superiore a 300.000 Euro. Per beni con importo inferiore è sufficiente una dichiarazione del legale rappresentante;
  • Comunicazione da effettuare al MISE via PEC.

Post scritto da:
Dott. Filippo Giordan

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