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INTRODUZIONE

Gli investimenti in beni strumentali sono essenziali per le imprese a prescindere dalla dimensione aziendale delle stesse. Un’azienda, per rimanere al passo con il mercato e talvolta per ottenere una posizione di vantaggio nei confronti dei propri competitor, ha la necessità di aggiornare continuamente la propria struttura. Da anni, il Ministero dello sviluppo economico incentiva gli investimenti mediante contributi e finanziamenti ad un tasso d’interesse agevolato al fine di migliorare l’accesso al credito delle PMI e allo stesso tempo accrescere la competitività del sistema produttivo italiano. Nello specifico, una misura agevolativa per le aziende che si è rivelata molto efficace è contenuta nel testo dell’art. 2 del D. L. n. 69/2013 e successive modificazioni, meglio conosciuta come “Nuova Sabatini”. Con l’emanazione della Legge di Bilancio 2019 e il successivo Decreto Crescita la disciplina legislativa ha ricevuto importanti aggiornamenti.

LA DISCIPLINA AGEVOLATIVA

La normativa prevede due forme di agevolazione:

  • l’erogazione di finanziamenti per l’acquisto di beni strumentali materiali e immateriali ad alto valore tecnologico;
  • la concessione di un contributo in conto interessi in relazione all’ammontare dell’investimento effettuato.

SOGGETTI INTERESSATI

Le imprese che possono usufruire dei vantaggi previsti dalla “Nuova Sabatini” devono possedere degli specifici requisiti:

  • avere una sede operativa in Italia ed essere regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle imprese;
  • non essere in uno stato di liquidazione volontaria o sottoposte ad altre procedure concorsuali;
  • non essere in uno stato di difficoltà.

IL FINANZIAMENTO

La stipula del contratto di finanziamento con una banca o un intermediario finanziario deve avvenire solo dopo la presentazione della domanda di agevolazione da parte del legale rappresentante dell’impresa. Il finanziamento può avere durata massima di 5 anni, a partire dalla data di stipula del contratto di finanziamento ovvero, dalla data di consegna del bene se venisse stipulato un contratto di leasing finanziario.

Prima dell’emanazione del Decreto Crescita 2019, il finanziamento doveva essere deliberato per un ammontare compreso tra Euro 20.000 e 2 milioni, attualmente la soglia è stata innalzata ad Euro 4 milioni. L’importo del finanziamento non necessariamente preclude l’acquisto di un solo bene strumentale, ma può essere utilizzato in modo frazionato per molteplici iniziative d’acquisto nel rispetto del vincolo di utilizzo delle risorse imposto dalla legge. Per quanto riguarda l’erogazione, le somme sono corrisposte all’impresa in un’unica soluzione, entro e non oltre 30 giorni dalla data di stipula del contratto di finanziamento ovvero, dalla data di consegna del bene se fosse stato stipulato un contratto di leasing finanziario.

IL CONTRIBUTO

La seconda forma agevolativa prevista dalla “Nuova Sabatini” consiste in un contributo in conto impianti erogato direttamente dal Ministero dello sviluppo economico, il cui ammontare è pari al valore degli interessi calcolati su un finanziamento quinquennale di importo pari all’investimento effettuato. Il tasso d’interesse del finanziamento per investimenti ordinari risulta pari a 2,75% e grazie alla Legge di bilancio 2017 il tasso d’interesse aumenta a 3,575% (maggiorazione del 30%) per investimenti in beni strumentali collegati all’industria 4.0.

Il recente Decreto Crescita 2019 interviene sulle modalità di erogazione del contributo, infatti, per finanziamenti di importo non superiore ad Euro 100.000, la forma di aiuto viene messa a disposizione in un’unica soluzione. Mentre, per finanziamenti di ammontare superiore ad Euro 100.000, l’erogazione del contributo avviene nel rispetto del piano temporale contenuto nel provvedimento di concessione.

Il MISE ha introdotto un nuovo iter per la richiesta di erogazione del contributo. Le PMI, ad investimento ultimato, devono accedere alla piattaforma informatica (https://benistrumentali.dgiai.gov.it/) e compilare:

  • la dichiarazione di ultimazione dell’investimento con l’elenco dei beni oggetto di agevolazione (modulo DUI);
  • la richiesta unica di erogazione contenente tutte le singole quote annuali di contributo previste dal piano temporale di liquidazione (modulo RU);
  • la richiesta di pagamento che attiva il pagamento di ogni singola quota successiva alla prima (modulo RP).

Annualmente, l’impresa dovrà confermare in via telematica attraverso l’accesso alla piattaforma che non siano intervenute variazioni dei dati già trasmessi.

Le PMI che abbiano già richiesto uno o più quote del contributo seguendo le regole vigenti prima del 22.07.2019 devono compilare e trasmettere al Ministero la richiesta di erogazione delle quote di contributo rimanenti mediante apposito modulo RQR.

Ulteriore condizione necessaria che deve essere rispettata dall’impresa beneficiaria è la conclusione dell’investimento entro dodici mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento, pena la revoca dell’agevolazione.

Il Ministero dalla data di ricezione del modello ha sessanta giorni di tempo per erogare la prima quota di contributo (ovvero, l’unica quota se l’impresa ha usufruito di un finanziamento minore di Euro 100.000) e ha la possibilità di sospendere la misura agevolativa qualora la banca o l’intermediario finanziario comunichi il mancato rispetto del contratto da parte dell’impresa.

ULTERIORI NOVITÀ

Per sostenere la capitalizzazione delle PMI italiane, il Decreto di ultima emanazione estende la disciplina agevolativa anche alle micro, piccole e medie imprese, costituite in forma societaria, impegnate in processi di capitalizzazione che si avvalgono di un programma di investimento. Per tali investimenti il contributo in conto interessi erogato dal Ministero dello sviluppo economico è sempre calcolato su un finanziamento quinquennale di importo pari all’investimento effettuato, me prevede un tasso d’interesse differenziato a seconda delle dimensioni dell’impresa. Infatti, per le micro e piccole imprese il tasso d’interesse applicato è pari al 5% mentre per le medie imprese risulta pari al 3,575%.

LA DOCUMENTAZIONE

A seguito delle novità introdotte, il Ministero dello sviluppo economico ha aggiornato i modelli per richiedere il finanziamento “Nuova Sabatini” (Modulo di domanda). L’impresa, dopo avere compilato il relativo modulo di domanda e aver allegato i documenti necessari per dimostrare il possesso dei requisiti soggettivi e che gli investimenti siano effettivamente contemplati dalla legge, dovrà provvedere all’invio della documentazione mediante PEC alla banca o all’intermediario finanziario prima della stipula del contratto di finanziamento.

TOOL IN EXCEL

Segnaliamo il nostro tool in Excel per la simulazione dell’agevolazione con il conteggio automatico del contributo in conto interessi.

Ecco il link per ricevere il file:

https://www.fiscoetasse.com/BusinessCenter/scheda/39176-nuova-sabatini-beni-strumentali-excel-2018.html

 


Post scritto da:
Filippo Giordan

 

 

 

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